Della Mea Vincenzo

Vincenzo Della Mea

Vincenzo Della Mea

Nato nel 1967, è ricercatore universitario nel campo dell’Informatica Medica e delle Tecnologie Web a Udine; vive poco distante. Nel 1999 ha pubblicato “L’infanzia di Gödel” (La Barca di Babele, Meduno). La sua seconda raccolta si intitola“Algoritmi” (Lietocolle, Como 2004; premio “Nelle terre dei Pallavicino” 2005, finalista al Premio Lorenzo Montano 2005, II premio Percoto 2006). Nel 2008 ha pubblicato la plaquette “I sogni della guerra” (Circolo Menocchio, Montereale Valcellina). Sue poesie sono apparse anche su diverse riviste tra cui Nuovi Argomenti, Caffè Michelangiolo, Almanacco del Ramo d’Oro, Nazione Indiana, Daemon, Le voci della Luna ed in traduzione su World Literature Today. Per l’editore Lietocolle ha curato un’antologia tematica su poesia e computer (“Verso i bit”); ha inoltre contribuito a realizzare il n.13 della rivista Daemon – libri e culture artistiche, dedicato al rapporto tra scienza e arte. E’ gestore del sito PoeCast – poetico aggregatore (www.poecast.it).

Io comunque sopravviverò
nel mio rifugio antiatomico
sepolto al primo piano di un condominio
l’aria pulita del condizionatore
dietro i doppi vetri che filtrano
l’occhio nemico del kamikaze.
Alla tele solo effetti speciali
magnificati dall’home theatre:
brontolii cupi e scariche lontane
come un’afa immobile carica di fuoco
che passerà, ne sono certo.
Ma a Udine,
d’estate, può durare
settimane.
(Da I sogni della guerra, 2008)

Quando ero un ragazzino di montagna
sognavo qualcosa che non ricordo più.
Ricordo però che il solo volerlo
faceva stare bene:
come una specie di ferita benigna
aperta dietro lo sterno
e tanta, tanta aria
che asciugava dentro.
            (inedita)

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