Giovannelli Marina

Marina Giovannelli vive e lavora a Udine. 
Ha pubblicato racconti, romanzi e saggi, gli ultimi dei quali sono   Iacoba ancilla, Udine 2005 e Gli anni difficili, Udine 2011. Nel 2006 ha curato Niente come prima. Il passaggio del ’68 tra storia e memoria, Udine; nel 2008 L’eredità della maestra. Tracce del pensiero femminile in alcune esperienze educative nella provincia di Udine (1910-1970), Udine; nel 2009 SEPEGREPETIPI. L’origine del linguaggio tra parola e afasia, Udine 2009.
Tra i testi poetici: (An)estesie, Udine 1998; Una condizione ablativa, Novi Ligure 2003; Cantata per la donna al telaio, Montereale Valcellina 2004, Alga alla riva, Faenza 2006; Ishtar nella Città del Buio, Roma 2009 (XVII Premio Donna e Poesia-il Paese delle Donne), Il taglio e l’infinito, Udine 2010.
Presente in varie antologie, fa parte del DARS, della SIL regionale.  
Nel 2007 ha fondato il Gruppo di scrittura Anna Achmàtova e nel 2010, con altri, l’associazione “Adastracultura “Tito Maniacco”.
collassavano le parole
sbigottite della propria indigenza
sbiadivano nel bruno stagno
di trama lisa
esili le vocali vacillavano
agli orli dell’indifferenza
senza peso tremavano
senza suono esalavano
amanti delle stelle
porgevano a soccorso
materia siderale
sogno d’infanzia
 
 
 
lenzuola all’aria al sole
a sbiancare lo sguardo
per ricominciare non dal vasto
silenzio di cancellazione
da pienezza di colore indistinto
vera la tessitura linea
sola promessa inaugurale
righi di illimitata apertura
temerario ogni verbo all’infinito
ogni parola di nuovo possibile

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